Sono uno specialista in Urologia da 11 anni. Ho maturato la passione per questa branca della medicina fin dagli ultimi anni del corso di Laurea in Medicina e Chirurgia e, dopo circa 15 anni, ritengo ancora di non aver esaurito il mio interesse per la conoscenza e l’approfondimento che la materia richiede.
L’urologo, contrariamente a quanto possa far pensare un comunissimo luogo comune, non è semplicemente “il medico della prostata e del maschio adulto”, bensì è uno specialista con una formazione medico - chirurgica articolata, capace di prendere in carico pazienti d’ambo i sessi con problematiche relative all’apparato urinario e in diverse fasce di età.
Nel corso degli anni ho maturato esperienza nella diagnosi e terapia chirurgica dei principali tumori dell’apparato urinario (neoplasie della prostata, della vescica e delle alte vie urinarie, dei reni , dei testicoli e del pene) e di patologie non oncologiche (ipertrofia prostatica benigna, calcolosi delle vie urinarie, stenosi uretrali e ureterali, prostatiti e prostatodinie) . A ciò si aggiunga tutto quell’insieme di condizioni morbose di pertinenza andrologica sia di interesse medico ( disfunzione erettile, eiaculazione precoce, ipogonadismo dell’età avanzata su base dismetabolica, malattie sessualmente trasmesse) che chirurgico ( chirurgia del prepuzio esuberante e fimotico con circoncisione, frenulotomia per frenulo breve, fissazione testicolare per ipermotilità testicolare, chirurgia del varicocele e idrocele, curvature peniene anomale sia congenite che acquisite, induratio penis plastica)
Lavoro come dirigente medico di I livello presso una unità operativa complessa di Urologia in ambito ospedaliero in un territorio con vasto bacino di utenza. Da qui la necessità di confrontarmi con casistiche di pazienti sempre variabili per complessità, età, sesso e setting di gestione, passando dalla attività programmata/elettiva alla presa in carico di pazienti in situazioni di emergenza-urgenza. Tutto ciò ha contribuito ad accrescere in me un’esperienza consolidata nell’attuazione di processi decisionali estremamente articolati e spesso difficili con la necessità di considerare il paziente nella sua complessità e non solo da un punto vista urologico.
Ritengo che per prendersi cura di una persona, che sia un caro o uno sconosciuto che chiede un consulto per qualsivoglia problema, non si possa prescindere da un aspetto fondamentale: bisogna dedicargli del TEMPO, una base imprescindibile per iniziare insieme un percorso di cura condiviso. L'instaurarsi di tale modalità relazionale con i miei pazienti mi porta quotidianamente a percepire i loro ringraziamenti come principale gratificazione che mi spinge e motiva ad andare avanti in questa professione così delicata.